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Immagine del redattoreUfficio Stampa RS Italia

Cultura del benessere e del lavoro: sentirsi coinvolti e imparare tutti i giorni

La promozione della cultura del benessere in azienda sta diventando sempre più importante. Investire sul wellbeing dei propri dipendenti porta numerosi benefici, dalla maggiore produttività alla riduzione dello stress. Con queste premesse, già dal 2016 www.soluzioneplanetone.com si occupa attivamente di questo argomento, riuscendo a progettare interventi mirati e misurandone l'impatto effettivo sul benessere e sulla motivazione delle persone. Tuttavia, si tratta di un percorso complesso a causa dei ritmi frenetici del lavoro, che spesso riducono la partecipazione ai programmi introdotti. Proprio per questo, a partire da ottobre ripartirà il Master www.masterwellbeingspecialist.it, che oltre a garantire l'apprendimento di nuove skills offrirà la possibilità di svolgere uno stage formativo di 120 ore nelle grandi aziende. Il Master sarà la porta di accesso alla certificazione professionale di Wellbeing Corporate Specialist, Junior e Senior.

Il sito verrà aggiornato con le novità nelle prossime settimane, ma nel frattempo, a metà luglio, nel bolognese, si terrà un importante evento sul tema del benessere e della qualità della vita e del lavoro a cui parteciperanno relatori di spicco come Stefano Zamagni, Paolo Pandolfi, Roberta Li Calzi, Luigi Bagnoli, Francesca Affini e Emanuele Lambertini oltre ad altri e numerosi manager e sportivi.

È ormai opinione diffusa che sia di fondamentale importanza investire sulla formazione e certificazione di professionisti del benessere, in grado di introdurre strategie efficaci e durature per migliorare concretamente la qualità della vita lavorativa. Cultura del benessere e apprendimento costante La creazione di una cultura del benessere e dell'apprendimento continuo all'interno di un'azienda è un fattore chiave per aumentare la motivazione, la soddisfazione e quindi l'efficienza complessiva delle persone. Quando i lavoratori stanno bene dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo e hanno la possibilità di acquisire continuamente nuove conoscenze e skill, sono più propensi a dare il meglio di sé, dimostrando maggiore energia, creatività e orientamento ai risultati.


Investire nel benessere dei dipendenti, attraverso iniziative dedicate al wellbeing e vita aziendale come corsi di forme espressive, attività sportive e spazi di co-workingin formale, aiuta a combattere lo stress lavorativo e ad aumentare la percezione di qualità della vita. Allo stesso tempo, promuovere attivamente un clima di apprendimento continuo e crescita professionale, ad esempio attraverso la formazione sul posto di lavoro, offre ai lavoratori l'opportunità di aggiornare le proprie competenze e acquisirne di nuove, accrescendo il proprio valore e senso di realizzazione. L'apprendimento, nel confronto e scambio costante con i colleghi, diventa una parte integrante del quotidiano lavorativo e contribuisce a mantenere vivi interesse e motivazione. Creare questa combinazione virtuosa, che mette al centro il benessere e la crescita della persona sul lavoro, rappresenta una leva cruciale per migliorare sensibilmente il clima aziendale, l'engagement e la produttività dei team, a tutto vantaggio degli obiettivi di business. Perché quando le persone stanno bene, danno il meglio di sé. Cultura del lavoro: formazione e valorizzazione delle persone come priorità La vera chiave per creare una cultura aziendale positiva e incentrata sul benessere delle persone è puntare sulla formazione continua e sullo sviluppo professionale e personale di ogni singolo lavoratore. Le aziende che vogliono migliorare il proprio clima interno e la motivazione dei dipendenti devono porre la valorizzazione delle persone e delle loro competenze come obiettivo strategico e prioritario. Questo significa innanzitutto investire attivamente nella crescita costante dei propri collaboratori, mettendo a disposizione budget, piani formativi adeguati e opportunità continuative di aggiornamento e acquisizione di nuove skill. Ma non basta. È altrettanto importante coinvolgere i dipendenti fin dall'ideazione delle iniziative, ascoltando i loro reali bisogni formativi e le loro proposte. Solo favorendo la partecipazione attiva dei lavoratori è possibile disegnare percorsi di apprendimento efficaci e mirati. La formazione non deve essere considerata un obbligo o un fardello bensì un'opportunità di crescita, che consente di migliorarsi, di svolgere il proprio lavoro con maggiore consapevolezza e autonomia e di vedere riconosciute le proprie competenze.

Impostare una cultura aziendale incentrata sulla valorizzazione delle persone significa dare peso ai feedback, alle proposte e agli spunti che provengono dai dipendenti, favorire lo scambio di idee e conoscenze anche in modo informale e riconoscere meriti e risultati attraverso sistemi di incentivazione trasparenti. Tutto questo si traduce in maggiore fiducia, motivazione, senso di appartenenza e attaccamento all'azienda, fattori essenziali per migliorare produttività, engagement e clima interno. Manager della felicità: le iniziative promosse a sostegno della cultura del benessere La tendenza a promuovere la felicità e il benessere sul posto di lavoro sta crescendo sempre più nelle aziende. Non a caso sono nati nuovi ruoli come quello del "manager (o direttore) della felicità", figure professionali il cui compito principale è proprio incrementare il benessere emotivo e la soddisfazione dei dipendenti. Questi professionisti progettano e implementano programmi e iniziative volte a migliorare l'ambiente di lavoro e la cultura aziendale, promuovendo valori come la salute mentale, il work-life balance e la realizzazione personale. Fra le diverse attività si possono avere:

  1. Corsi di formazione su temi legati alla felicità, all'intelligenza emotiva e alla mindfulness, per insegnare tecniche utili a gestire meglio lo stress lavorativo e le emozioni.

  2. Programmi di coaching, mentoring e counselling psicologico per aiutare i dipendenti a migliorare la propria produttività e qualità della vita professionale.

  3. Attività ricreative e iniziative di team bonding, come gite, incontri informali, tornei sportivi, per rafforzare i legami tra colleghi e rendere l'ambiente di lavoro più piacevole.

  4. Gestione di idee e proposte dal basso, creando degli spazi per raccogliere i feedback dei dipendenti e migliorare costantemente l'ambiente di lavoro.

  5. Ristrutturazione degli uffici per renderli più stimolanti e accoglienti, anche attraverso l'aggiunta di spazi per il fitness e relax, aree per il brainstorming, zone verdi, ecc...

In generale tutte le iniziative sono volte a migliorare sensibilmente il benessere psicofisico dei collaboratori, incentivando partecipazione, collaborazione, empatia e senso di comunità. Fattori che possono contribuire alla crescita e al successo lavorativo di un'organizzazione. Giovanni Papini


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